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Fondi Ue: Fesr, definito quadro della autorità di gestione dei 30 programmi

Fondi Ue: Fesr, definito quadro della autorità di gestione dei 30 programmi

19 Febbraio 2018 Bandi e opportunità di finanziamento 0
Fondi Strutturali Europei - PON

(Regioni.it 3326 – 19/02/2018) L’Italia ha completato il processo di designazione delle autorità di gestione dei 30 programmi Fesr per il periodo 2014-2020. Con l’assegnazione dell’ultima “guida” ancora vacante, quella del programma ‘Ricerca e innovazione’, e la relativa notifica alla Commissione Ue, possono quindi considerarsi ufficialmente avviati tutti i programmi operativi nazionali e regionali cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr).

Condizione essenziale per l’avvio dei programmi legati alla politica di coesione che ricevono fondi Ue è infatti la designazione da parte dei singoli Stati membri delle autorità di gestione, il cui compito è fare da raccordo fra la realtà nazionale e l’Ue, selezionare i progetti e monitorarne la realizzazione.

Il Pon (Programma operativo nazionale) “Ricerca e innovazione” interessa le regioni Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, e ha una dotazione finanziaria complessiva di 1,286 miliardi di euro.

Il FESR concentra gli investimenti su diverse aree prioritarie chiave. Tale approccio assume il nome di “concentrazione tematica”:

– innovazione e ricerca;
– agenda digitale;
– sostegno alle piccole e medie imprese (PMI);
– economia a basse emissioni di carbonio.

Le risorse FESR stanziate a favore di tali priorità dipendono dalla categoria di regione:

– nelle regioni più sviluppate almeno l’80 % dei fondi deve concentrarsi su almeno due priorità;
– nelle regioni in transizione la concentrazione concerne il 60 % dei fondi;
– nelle regioni in ritardo di sviluppo la concentrazione concerne il 50 % dei fondi.

Alcune risorse FESR, inoltre, devono essere specificamente destinate a progetti attinenti all’economia a basse emissioni di carbonio:

– regioni più sviluppate: 20 %;
– regioni in transizione: 15 %;
– regioni in ritardo di sviluppo: 12 %.

Le cronache del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) mostrano che la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha deciso di rimodulare il piano finanziario del Por Fesr  2014-20 relativo alla misura per l’introduzione di servizi e tecnologie innovative in Information e communication technology per rendere più efficiente la risposta alle imprese, portando su questo asse altri 6,1 milioni di euro. Contestualmente, la Regione ha stabilito il riparto delle risorse  aggiuntive regionali (19.869.394 euro di cui 15.368.073 per il 2018 e  4.501.321 per il 2019) che in parte andranno a compensare la riprogrammazione, in parte verranno ridistribuite sui vari bandi  secondo la seguente ripartizione complessiva nel biennio 2018-19:  1.585.600 euro per il bando 1.2.a Innovazione e industrializzazione  dei risultati della ricerca; 4.512.900 euro sul bando 1.3.a Attività  di ricerca e sviluppo realizzate attraverso la cooperazione fra  soggetti economici e tra soggetti economici e strutture scientifiche;  1.521.000 euro sul bando 1.3.b Progetti di Ricerca e Sviluppo da  realizzare attraverso partenariati pubblico privati; 6.037.000 euro  per il bando 2.3.b Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e  ristrutturazione aziendale delle Pmi (Sostenere il consolidamento in  chiave innovativa delle Pmi, mediante l’introduzione di servizi e  tecnologie innovative relative all’Ict).

Nelle Marche invece è il settore “moda” che ha mostrato “una grande progettualità”, in particolare le micro e piccole medie imprese hanno visto l’inserimento in azienda di personale qualificato per sostenere i processi di innovazione: requisito richiesto del bando per accedere ai benefici, sostenuto proprio con i fondi europei Por Fesr. A rilevarlo è proprio il presidente Luca Ceriscioli, a consuntivo del bando 2016. A livello regionale sono state finanziate 127 imprese, che hanno realizzato 18,6 milioni di investimenti a fronte di 8,6 milioni di agevolazioni. Sono 59 le aziende fermane del comparto che hanno di oltre 4 milioni di euro stanziati dal bando della Regione Marche per realizzare collezioni innovative. I contributi hanno sostenuto 8,7 milioni di investimenti che hanno favorito l’applicazione di nuove soluzioni nei processi produttivi. Le imprese beneficiarie nel Maceratese sono 38 del comparto con 2,8 milioni di euro stanziati dal bando 2016 per realizzare collezioni innovative. I contributi hanno sostenuto 5,9 milioni di investimenti che hanno favorito l’applicazione di nuove soluzione nei processi produttivi.

Fondi Ue: tutti 30 programmi Fesr Italia ora hanno una guida

[Friuli Venezia Giulia] Imprese: ulteriori 6 mln euro per innovazione Pmi

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( red / 19.02.18 )

Fonte Regioni.it